Idee in atto — Matematica, arte e movimento

Esercizio di pittura estemporanea a partire da "Aria sulla quarta corda" di Bach

Nel giugno 2025 ho guidato due corsi di formazione intitolati “Idee in atto”, realizzati in collaborazione con l’associazione Tokalon, presso l’Istituto Comprensivo di Negrar (16–17 giugno) e l’Istituto Comprensivo di Varallo (18–19 giugno).
I corsi fanno parte di un più ampio percorso di ricerca-azione volto a ripensare l’insegnamento come esperienza corporea, relazionale e artistica, in cui soprattutto la matematica e l’italiano vengono esplorati attraverso il movimento, la voce, il gesto e il racconto.
Due riferimenti chiave in questo lavoro sono:
“La presenza scenica nel lavoro dell’insegnante della scuola primaria e dell’infanzia. Una proposta operativa” (2014)
“Insegnanti: 12 ore in sala teatro – Gesto, voce, drammaturgia: racconto di un’esperienza” (2016)
Il primo testo propone una riflessione sull’insegnante come presenza viva e consapevole nello spazio della relazione educativa. Attraverso il corpo, lo sguardo e la voce, si costruisce una qualità dell’ascolto e dell’attenzione che precede e sostiene ogni contenuto. La postura, il ritmo, la scelta del gesto o della parola diventano strumenti per creare ambienti di apprendimento più umani, sensibili, abitabili.
Il secondo documento restituisce il racconto di un’esperienza concreta di formazione, vissuta in teatro, dove l’insegnante riscopre sé stesso nel gesto, nella voce, nella scrittura scenica. Un tempo fuori dall’urgenza quotidiana, in cui osservare e abitare il proprio modo di stare con gli altri, cercando una coerenza tra ciò che si dice e ciò che si è. Non si tratta di "applicare tecniche", ma di dare forma a una presenza più autentica, capace di generare relazioni significative.


IC Negrar – 16 e 17 giugno
A Negrar, insegnanti di scuola primaria hanno partecipato a due giornate di laboratorio caratterizzate da esercizi corporei, vocali ed espressivi, momenti riflessivi e narrativi. Il filo conduttore è stato il rapporto tra matematica ed arti, esplorato mediante proposte come:
- scrittura come gesto motorio che disegna curve, linee, proporzioni;
- ritmo, durata e pulsazione applicati ai concetti aritmetici: misura, frazioni, rapporti.
Un’attività significativa è stata "A sbagliar le storie", in cui le docenti hanno creato racconti matematici con dadi narrativi, condivisi poi come base per progettare percorsi interdisciplinari.
Esercizio per la consapevolezza spaziale


IC Varallo – 18 e 19 giugno
A Varallo il laboratorio ha approfondito l’interconnessione tra spazio, gesto grafico, movimento e musica. Un frammento centrale del percorso prevedeva l’ascolto dell’Aria sulla quarta corda di Bach, seguito da:
- gesti corporei spontanei ispirati alla musica,
- trasposizione del movimento in tracce grafiche,
- riflessione sul gesto come scrittura spaziale, geometrica e sensibile.
Sono stati proposti inoltre esercizi sul ritmo e sullo spazio, con camminate guidate, variazioni di direzione e densità, attraverso cui concetti come successione, proporzione e ripetizione hanno preso forma corporea prima di essere rielaborati con il linguaggio verbale o scritto.
Grande attenzione è stata dedicata alla possibilità di integrare il movimento nella didattica, non come attività di contorno, ma come parte strutturale del processo di insegnamento e apprendimento.

Un bilancio condiviso
In entrambi i contesti è emersa partecipazione, curiosità e desiderio di sperimentare. Le insegnanti hanno mostrato come questa formazione non fornisca solo strumenti per affrontare contenuti complessi, ma supporti anche una nuova visione del proprio ruolo educativo.

Per conoscere meglio Tokalon: https://www.tokalon.it/
Esplorazione sulla linea curva


In June 2025, I led two training courses entitled “Ideas in Action”, organized in collaboration with the Tokalon association, held at the Comprehensive Institute of Negrar (June 16–17) and the Comprehensive Institute of Varallo (June 18–19).

These courses are part of a broader action-research project aimed at rethinking teaching as a bodily, relational, and artistic experience, in which subjects—particularly mathematics and Italian—are explored through movement, voice, gesture, and storytelling.

Two key references in this work are:

“Stage Presence in the Work of Primary and Preschool Teachers. An Operational Proposal” (2014)
Download the PDF: https://www.mat.uniroma3.it/users/primaria/Neri_Presenza%20scenica%202014.pdf

“Teachers: 12 Hours in the Theatre Room – Gesture, Voice, Dramaturgy: A Story of an Experience” (2016)
Download the PDF: https://www.associazionetokalon.com/wp-content/uploads/2023/07/Insegnanti_12_ore_in_sala_teatro_2016.pdf

The first text offers a reflection on the teacher as a conscious and embodied presence in the educational space. Through body, gaze, and voice, a quality of attention and listening is cultivated—one that precedes and supports all content. Posture, rhythm, the choice of gesture or word become tools for creating more human, sensitive, and livable learning environments.

The second document recounts a concrete training experience, lived in a theatre setting, where teachers rediscover themselves through gesture, voice, and scenic writing. It offers a time outside daily urgency—a space to observe and inhabit one’s own way of being with others, in search of coherence between what one says and what one is. It’s not about “applying techniques,” but about shaping a more authentic presence, capable of fostering meaningful relationships.

1.IC Negrar – June 16–17

In Negrar, primary school teachers took part in two days of workshops centered around physical, vocal, and expressive exercises, as well as moments of reflection and storytelling. The thread running through the sessions was the connection between mathematics and the arts, explored through activities such as:

- writing as a motor gesture creating curves, lines, proportions;

- rhythm, duration, and pulse applied to arithmetic concepts: measurement, fractions, ratios.

One notable activity was “Twisting Stories”, inspired by Gianni Rodari, where teachers created mathematical narratives using custom-designed story dice, which were then shared and used to build interdisciplinary learning proposals.

2.IC Varallo – June 18–19

In Varallo, the workshop focused more deeply on the interconnection between space, graphic gesture, movement, and music. A central moment involved listening to Bach’s Air on the G String, followed by:

- spontaneous body movements inspired by the music,

- translating the movement into graphic traces,

- reflecting on gesture as spatial, geometric, and sensitive writing.

Participants also engaged in exercises on rhythm and space, including guided walking, changes of direction and density—through which concepts such as sequence, proportion, and repetition were physically embodied before being elaborated through verbal or written language.

Special attention was given to the integration of movement into teaching, not as a side activity, but as a structural part of the learning process.

3.A Shared Reflection

In both settings, there was strong engagement, curiosity, and a desire to experiment. Many teachers noted how this form of training not only offers tools for addressing complex subjects, but also helps renew a deeper sense of their educational role.

To learn more about Tokalon: https://www.tokalon.it